L’antropomorfizzazione da cosa scaturisce?
Umanizzare i cani deriva da un eccesso di amore. In realtà, oltre a questo c’è un po’ di vanità ed egocentrismo, molto spesso.
Delle volte può avere anche radici più profonde e non così semplici da giudicare. Immaginiamo una persona rimasta sola che prende un pelosetto.
Il cane sostituirà il vuoto lasciato dentro di lui, e tutto l’amore e le attenzioni riversate su di esso.
In altri casi sono comportamenti compulsivi, o anche l’assurda convinzione che il cane sia esattamente come un figlio per quella persona.
Ci sono aspetti fondamentali da tenere in considerazione, che vengono però trascurati.
Aspetti importanti, ad esempio un pelosetto non vivrà mai a lungo quanto un figlio.
Nessun padrone è mai pronto al momento, ma chi tende ad umanizzare sembra razionalmente non essere a conoscenza, e questo porterà, al momento di perderlo, una situazione ingestibile.
Sicuramente un cane deve avere le attenzioni in fatto di alimentazione e pulizia, ma senza esagerare, non si deve renderlo un divo del cinema seguito dal parrucchiere o un estetista.
Secondo voi, il vostro pelosetto cosa ne pensa di essere trattato in questo modo?
Il cane è costretto a vivere come un umano, abitudini modificate, tempi, ritmi e dieta, non è felice.
Attenzioni esagerate lo portano a subire stress, comportamenti nevrotici, e anche a paure croniche.
Non è naturale per il pelosetto, come il vestirlo, gesto che gli impedisce i movimenti e di conseguenza sentirsi a proprio agio.
Umanizzare il cane è un problema diffuso, che non bisogna sottovalutare assolutamente.
Soprattutto perché sembra non avere limiti, il rischio di aggredire gli istinti del nostro cane, mutandoli, e farlo sentire qualcosa di diverso.
Il nostro pelosetto va amato e rispettato per come è, sentimenti, lealtà, amore istintivo per l’umano, e non va modificato assolutamente.
Gli animali vanno amati, ma rispettati per quello che sono, altrimenti è egoismo.
Non vanno sostituiti ai figli, confusi con gli umani, non sono giocattoli e bambole da portare in una borsetta.